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giovedì 22 aprile 2010

EPILESSIA NEL CANE E NEL GATTO

Se paragoniamo le cellule nervose nel loro complesso ad una complicata rete elettrica, possiamo grossolanamente assimilare l'origine della crisi ad una piccola "scarica" elettrica eccessiva ed incontrollata, che inizia all'improvviso, generalmente finisce rapidamente ed abitualmente non lascia nessuna conseguenza. Tale scarica eccessiva può coinvolgere un numero limitato di cellule nervose, come nelle epilessie focali, o essere un fenomeno diffuso ad ampie aree della corteccia cerebrale, come nelle epilessie generalizzate Le crisi epilettiche sono favorite da fattori che aumentano l'eccitabilità elettrica delle cellule nervose e abbassano la naturale soglia alla loro scarica spontanea: alterazioni degli elettroliti, fattori genetici e metabolici. Ed allora, possiamo postulare che la crisi epilettica possa dipendere da un anomala acidificazione dei tessuti cerebrali, ad opera del sangue che li irrora continuamente Spesso nei vari trattati di medicina veterinaria non si prende in considerazione i vari fattori inquinanti specie nell’alimentazione di alcuni mangimi industriali.Avvolte alcune alimenti possono contenere una carica eccessiva di micotossine e metalli pesanti responsabili di infiammazione di alcuni distretti cerebrali che specie nei soggetti predisposti possono portare all’innesco della crisi.Inoltre alcuni studi in campo umano hanno visto che un’acidificazione tessutale del distretto encefalico puo’ scatenare la crisi. Questa acidificazione puo’ essere sia metabolica (da insufficienza renale,alimentazione errata ,dismicrobismo intestinale,disfunzione epatica ecc )sia di origine vascolare in situazioni di iperviscosita’ ematica con conseguente insufficienza vascolare con acidita’locale e accumulo di radicali liberi questa condizione si riscontra specie nel gatto in condizioni di insufficienza renale scompensata

VIDEO CRISI EPILETTICA GATTO

VIDEO EPILESSIA CANE

EPILESSIA IDIOPATICA NEL CANE E NEL GATTO :La TERAPIA : in un soggetto epilettico la cosa importante e cercare di dare la minima dose di farmaco per ridurre gli effetti tossici che questi farmaci provocano nel tempo ,per fare questo si deve pulire il tessuto cerebrale dall’accumulo di acidi e radicali liberi e inoltre riequilibrare gli squilibri elettrolitici che creano un’ipereattivita’ delle trasmissioni all’interno del cervello. Personalmente in un soggetto epilettico imposto la terapia cercando di curare l’alimentazione ,evitando quelli alimenti che possono intossicare ed acidificare il sangue ed i tessuti ,prediligendo alimenti biologici naturali a questi si deve integrare vitamine , olioelementi e antiossidanti che preservano le membrane della cellula nervosa e non ultimo tenere drenato l’organismo al fine di compensare la tossicita’ dei farmaci antiepilettici Un tessuto cerebrale ben drenato e vascolarizzato richiede una dose di farmaco antiepilettico minore .Ridurre la dose di questi farmaci significa migliorare la qualita’ di vita ed preservare il sistema immunitario

6 commenti:

  1. Buon Giorno
    la mia gatta Bijou, è una siamesina, ha avuto la sua prima crisi nel 2007 all'età di anni 4 e mezzo circa (è una trovatella). E' stata sottosposta ad analisi e risonanza magnetica ed il responso è stato epilessia. La cura, inizialmente è stata molto pesante: Gardenale, poi siamo passate al luminale 15mg. da 3/4 di pastiglia siamo arrivate a poco più di un quarto. Ho tentato di ridurre ulteriormente ma ho notato segnali poco confortanti: tremiti tipici delle convulsioni per pochi secondi, ed il veterinario mi ha consigliato di tornare a circa 6,5 mg. Sono preoccupata per la sua salute e mi sono chiesta come fare per "si deve pulire il tessuto cerebrale dall’accumulo di acidi e radicali liberi e inoltre riequilibrare gli squilibri elettrolitici" e per "tenere drenato l’organismo al fine di compensare la tossicita’ dei farmaci antiepilettici " in data 19/07 la porterò a fare il controllo della fenobarbitalemia. Infine Bijou mangia abitualmente umido Almo Nature o Trainer cosa mi consiglia.
    Grazie
    Anna

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  2. una mattina, circa un mese fa, ho trovato il mio gattino di due mesi e mezzo
    con la bava alla bocca. Non aveva contrazioni di alcun tipo, anzi era in piedi
    appoggiato a un mobile e io credevo che stesse giocando con qualcosa nella
    bocca. Quando ho visto la bava l'ho portato di corsa dal veterinario, da lì è
    iniziato un calvario perchè il veterinario, credendo che il gatto avesse
    ingerito qualche sostanza per lui tossica, gli ha dato un antitossico. Per sei
    ore il gatto ha sofferto, perchè in realtà il problema era un blocco
    intestinale. Sono stata io a dire al veterinario che probabilmente il gattino
    aveva ingerito un tappo di plastica del biberon, così lui ha controllato e ha
    sentito qualcosa sotto il pancino. Il veterinario ha subito operato e oltre al
    tappo di plastica c'era una specie di sostanza spugnosa che non so come il
    gatto abbia potuto ingerire (c'è da dire che il gattino era stato cacciato via
    dalla madre, io l'avevo portato a casa sei giorni prima di questo avvenimento e
    non so se il gatto abbiamo mangiato queste cose da me o fuori, probabilmente
    perchè era affamato). Due giorni dopo l'operazione il gatto è tornato a casa,
    ovviamente era ancora sotto l'effetto dell'anestesia ed era ancora sotto shock.
    Mi faceva pena con il collare elisabettiano e ogni tanto glielo toglievo. La
    terza volta per rimetterglielo è stato un problema, così lo abbiamo bloccato in
    due ma nel frattempo lui si è spaventato, si è bloccato come se fosse morto e
    si è fatto la pipì sotto dalla paura credo. L'ho messo in gabbietta e ha
    passato la notte a ringhiare. lo faceva ogni 15 minuti, per circa 30 secondi,
    poi si calmava, poi ringhiava di nuovo. Alle sette di mattina l'ho portato dal
    veterinario e nonostante sembrava che le crisi fossero passate il gatto era
    spaventatissimo quindi gli hanno dato il luminale inframuscolo. Hanno tenuto il
    gatto lì per altri tre giorni, poi l'ho riportato a casa. Il gatto non ha
    ringhiato più, ma ogni tanto si assenta, soprattutto se sente dei rumori, e si
    spaventa, chiudendosi in se stesso. Il problema è che ho dovuto continuare a
    dargli il luminale, perchè mi hanno detto che è un medicinale che non si può
    interrompere bruscamente. Ma in questo modo ho paura di rovinare il mio gatto,
    sia a livello fisico che psicologico. Inoltre il gattino ha anche
    un'insufficenza renale che pare sia saltata fuori durante l'operazione.... gli
    hanno dato del cortisone per questo e mi hanno detto che andava meglio.
    Nonostante tutto un altro veterinario oggi mi ha detto che posso sospendere la
    medicina, perchè da quanto gli ho detto il gatto non dovrebbe essere
    epilettico, quindi continuare a dargli questo farmaco è solo controproducente.
    Gli ho dato 25 mg di luminale per 14 giorni, poi sono passata a 12 mg per 3
    giorni, poi di nuovo a 25 mg perché il terzo giorno il gatto è stato tutto il
    giorno impaurito, saltava in aria ad ogni piccolo rumore, e credevo che
    sedandolo sarebbe andata meglio. Ieri è stato il sesto giorno di 25 mg. Adesso
    che cosa devo fare secondo lei? abbassare la dose a poco a poco (ad esempio
    dandogli 12 mg per tre giorni e poi basta) o smettere oggi stesso di darglielo?

    La saluto Cordialmente

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  3. Buona sera, ho un cocker spaniel di quasi due anni che soffre di crisi epilettiche; dagli esami fatti al fegato e cuore sembra non ci siano problemi e quindi la sua potrebbe essere un'epilessia idiopatica.
    Non ha ancora iniziato nessuna terapia perché il veterinario sta aspettando di ricevere gli esiti delle ultime analisi e sta valutando la frequenza delle crisi. Mi ha consigliato di alimentare il cane con crochette a base di pollo o tacchino: potreste consigliarmi un marchio di prodotto affidabile? Io sto usando Canidae Pure Nature e prima ancora usavo Regal Sensi: Avevo provato Orijen e Acana ma aveva problemi dissenteria. Inoltre gli vorrei somministrare un cucchiaino di Aloe Vera (pura senza alcol) al giorno: è consigliabile? Grazie mille

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  4. salve, brevemente espongo il problema con un gatto di circa 2 anni, (trovatello)che soffre di frequenti crisi epilettiche da 2 a 5 al giorno;ora ho provato a dargli 1/4 di Tavor da 1mg e per alcuni giorni (2)è andato tutto bene,ora le crisi sono ritornate ed io sono indeciso se continuare o meno con questo medicamento,che fare?!
    Grazie per lo spazio ed eventuali consigli

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  5. Salve. Ho un gattino trovatello, ormai da 6 mesi.. credo ne abbia 8 in tutto.. e in seguito a convulsioni adesso prende luminale 15 mg ... solo che durante la giornata vomita .. Sono certo che il mio veterinario sia bravo ma ho paura di perderlo è mio figlio ormai
    ... come posso aiutarlo? Vi prego un consiglio medico

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    Risposte
    1. E dove posso ricevere risposte ? Cordialmente, è la prima volta che scrivo in un Blog

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