DVM ALESSANDRO PROTA - NAPOLI - ITALY

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mercoledì 14 gennaio 2015

Encefalite Necrotizzante Cane Chihuahua


ENCEFALITE NECROTIZZANTE NEL CANE

 
 
 
L'Encefalite Necrotizzante colpisce cani di piccola taglia come Chihuahua ,Yorkshire Terrier ecc.
la comparsa puo' essere progressiva o improvvisa.
Possono comparire crisi convulsive ,deficit della visione ,alterazione del coordinamento dei movimenti ,anche segni vestibolari con andamento a circolo a secondo della localizzazione se parziale o diffusa dell'encefalo.
Alla Risonanza Magnetica si notano aree di malacia circondate da tessuto infiammatorio .
Personalmente non escludo una causa autoimmune, spesso questi soggetti iniziano a presentare segni di infiammazione cerebrale  dopo qualche giorno da  una vaccinazione ,altri invece presentano in concomitanza una alterazione della parete intestinale come la  IBD .
la terapia prevede Antinfiammatori Anticonvulsivanti in alcune lesione con cavitazione una  copertura Antibiotica (personale esperienza)

Dott Alessandro Prota

www.alessandroprota.it

sabato 5 aprile 2014

ERNIA DEL DISCO NEL CANE LA PREVENZIONE


Le patologie del disco intervertebrali nel cane sono molto frequenti soprattutto in quelle razze che hanno una struttura allungata come   il Bassotto ,Terrier,Carlino,Pechinese ecc ma anche in cani  che hanno una insufficiente muscolatura del dorso specie se associata ad una pancia grossa che a modo di arco sollecita la colonna a piegarsi verso il basso (lordosi ).

Alcune razza di taglia grande presentano spesso una protusione del disco senza fuoriuscita di materiale discale mentre nelle razze condrodistrofiche il disco spesso si  calcifica degenerando e perde la sua elasticita’ (gelatinosa)e in seguito ad una sollecitazione importante fuoriesce dall’anello fibroso entrando nel canale vertebrale provocando emorragie e compressione del midollo questi sono i casi piu’ gravi con trauma del midollo spinale e grave disturbi locomotori

Estrusione del disco intervertebrale (il disco e’ fuoriuscito nel canale vertebrale )

 

 

Non sempre si deve operare, dopo una accurata visita neurologica ed esami diagnostici come Risonanza ,TAC,o Mielografia si decide se operare o meno avvolte quando il disco e’ leggermente protuso (spinge verso il canale vertebrale ) basta il riposo in gabbia con antinfiammatori per fare sfiammare ed eventualmente fare riassorbire l’edema del midollo ed eventuali stravasi di sangue nel canale .

Spesso si puo’ evitare l’intervento anche con infiltrazioni paravertebrali con  Ozono (Ozonoterapia )prodotti Omotossicologici che ripristinano il microcircolo del dico e del midollo oltra a decontratturare la muscolatura paravertebrale .

Per evitare le patologie discali si deve  sviluppare la muscolatura paravertebrale (esercizi ed integrazione alimentare) specie in soggetti predisposti evitando il sovrappeso che sollecita la colonna ad inarcarsi  schiacciando il disco e distendendo la parete addominale che stira le radici nervose interdiscali .Per mantenere i dischi intervertabrali sempre elastici il cane deve bere molto ed integrare la dieta (evitare possibilmente il cibo secco specie nelle razze predisposte)con Condrotinsolfato e Glucosamina  MSM ,Silicio e Oligoelementi vit C

Spesso soggetti sofferenti al disco presentano una contrazione addominale che puo’ far pensare a dolori addominali per cause viscerali ,in tal caso una palpazione accurata del dorso rilevera’ una contrazione della muscolatura dell’addome durante la compressione digitale del processo spinoso vertebrale nel settore interessato.

Se si decide di fare una terapia antinfiammatoria e’ fondamentale tenere il paziente in uno spazio ristretto per evitare i sollecitazioni della colonna vertebrale
Esperto in Neurochirurgia e Medicina Naturale Veterinaria

domenica 10 febbraio 2013

MIELOPATIA DEGENERATIVA DEL CANE:UNA SPERANZA DAL NALTREXONE

 


La Mielopatia Degenerativa del Cane puo’essere paragonata alla Sclerosi Multipla in Medicina Umana.
 E’ una lesione Autoimmune innescata da precedenti malattie virali (spesso vaccino indotte)protozoarie o batteriche   che alterano il sistema immunitario in soggetti predisposti con la formazione di autoanticorpi che riconoscono come estranei le cellula della mielina (midollo spinale)con processi infiammatori e distruzione della mielina .
Tra le cause autoimmuni sta prendendo sempre piu’ interesse l’Intolleranza al Glutine, Amido, Maltodestrine, Soia ,Micotossine alimentari ,Metalli Pesanti che in soggetti predisposti innescano una reazione autoimmune . Il glutine crea una infiammazione della parete intestinale facendo passare particelle alimentari di grosso peso molecolare derivanti da una scarsa degradazione del glutine e amido maltodestrine ecc . Queste proteine hanno la capacita’ di legarsi alle proteine cerebrali con autolesioni autoimmuni (cosi come succede nei soggetti celiaci in umana che vanno soggetti ad irritabilita’ eccitazione ed epilessia ), attraverso il sangue e la linfa queste particelle alimentari ,micotossine alimentari, metalli pesanti ecc raggiungono il liquido cefalorachidiano sistema nervoso e periferico con processi infiammatori e fenomeni di demielinazzazione (distruzione della mielina ). In medicina umana si e’ scoperto che attraverso una telecamera collegata ad un endoscopio con l’arrivo di particelle di glutine si innescava anche in soggetti normali una reazione infiammatoria dei villi intestinali ,questo significa che come in medicina umana anche veterinaria il glutine stimola sempre una reazione infiammatoria che a seconda della sensibilita’ individuale e ‘ piu o meno accentuata . Alcune razze sono piu’ sensibili al glutine e metalli pesanti per cui hanno una maggiore predisposizione ad una infiammazione del midollo spinale ed eventuali epilessie .
 Le razze più colpite sono: Bernese Mountain Dog, Boxer, Cardigan Welsh, , Chesapeake Bay, Retriever, Kerry Blue Terrier, Pembroke Welsh Corgi, Rhodesian Ridgeback, Standard Poodle, Pastore Tedesco,inoltre possono essere colpite tante altre razze compresi.
I meticci Metalli Pesanti ( piombo arsenico mercurio cadmio) sono altamente ossidanti ,presenti nella dieta (specie nel pesce grasso ,olio di pesce non raffinato, alcune scatolette per cibo non rivestite ,in alcuni imballaggi degli alimenti) in alcuni vaccini,inquinamento ambientale ,alcuni soggetti sono particolarmente sensibili ai metalli pesanti perche’ hanno un deficit di metilazione per la disintossicazione da metalli pesanti con uno squilibrio della linea linfocitarie (cellule della difesa )
TH1-TH2
con un aumento della linea TH2 che produce autoanticorpi responsabili delle lesioni autoimmuni a livello cerebrale e del midollo spinale con encefaliti (cosiddette idiopatiche )e mielopatie degenerative. Il trattamento della Mielopatia Degenerativa consiste.
1) rimuovere il glutine,(oltra ad Amido, Soia ,Maltodestrine,Caseina ?) e sostanze tossiche dalla dieta (Metalli Pesanti, Micotossine),prediligere un’Alimentazione Naturale meglio se cruda (BARF)

2)riequilibrare il sistema immunitario con endorfine (Naltrexone a bassi dosi),Omotossicologia,Fitoterapia,Micoterapia

3)integrare la dieta con sostanze antiossidanti (come l’Ac,alfa Lipoico ,vit E,Micoterapia,Vit B12 B6, B1).

4)integrare la dieta con grassi acidi omega-3 di origine animale -

Bisogna evitare anche i grassi deteriorati e trattati che si trovano nella maggior parte degli alimenti trasformati. Particolarmente nocivi sono i grassi omega-6 che si trovano negli oli di soia, colza e mais. Questi sono generalmente altamente ossidati e contengono anche grassi trans e ciclici che penetrano attraverso la membrana cellulare alterando le funzioni cellulari. 
Anche quando naturali e pressati a freddo, il consumo intensivo di questi oli ricchi di omega-6
innescare una catena di reazioni infiammatorie all’interno dell’organismo, dato che il regime alimentare contiene, generalmente, livelli di acidi grassi omega-6 da 20 a 40 volte superiori (rispetto ai grassi acidi omega-3) rispetto a quanto l’organismo può gestirne; questo squilibrio tra omega-6/omega-3 causa un eccesso di acido arachidonico - il reale carburante che nutre enzimi come il Cox-2, provocando un processo infiammatorio incontrollabile Naltrexone in bassa dose. Un trattamento innovativo nella cura della mielopatia degenerativa consiste nell’introduzione del Naltrexone in bassi dosi insieme all’acido alfa lipoico. Naltrexone (nome generico) è un oppioide antagonista farmacologicamente attivo. Il naltrexone a basso dosaggio dato la sera si e’ visto determina un breve blocco dei recettori degli oppioidi questo blocco induce una regolazione nel sistema immunitario attraverso un aumento nella produzione di endorfina ed encefalina per effetto di una up-regolazione (il blocco provoca una risposta con un aumento in circolo di endorfine Le Endorfine oltre ad indurre diminuzione dei linfociti T,inducono anche la diminuzione della risposta anticorpale,nonche’ la diminuzione dell’attivita’ della immunita’ innata.Infatti diminuisce il numero e l’attivita’ dei macrofagi,i livelli di IFN (interferone)alpha e beta e induce apoptosi dei fibroblasti L’effetto deprimente da parte degli oppiacei sul sistema di difesa dell’organismo evidenzia le relazioni fra i vari sistemi :nervoso endocrino e immunologico che si influenzano modulando vicendevolmente il livello di attivita’ Nei soggeti con malattie autoimmuni si e’ visto una deficienza delle endorfine Il ripristino della normale produzione di endorfine del corpo potrebbe avere un’azione immunomodulatrice. Il Naltrexone viene convenzionalmente usato nell’uomo per trattare le dipendenze da alcol e droga, utilizzato con un dosaggio molto basso questa sostanza ha la proprietà di influenzare il sistema immunitario e trattare con tumori maligni e altre malattie autoimmuni, incluso la Mielopatia Degenerativa . Il Naltrexone riduce la progressione della malattie degenerativa del midollo inibendo la riduzione dell’attivita’ dell’ossido nitrico sintasi (NOS) evitando la neurotossicita’ eccitatoria del glutammato sulle cellule neuronali e sugli oligodendrociti (ac glutammico e glutammato e’ presente in molti croccantini e scatolette per migliorare il gusto ). Importante riconoscere la malattia nei primi sintomi che possono essere all’inizio molto vaghi come formicolio (leccamento degli arti posteriori) tremori, scosse agli arti posteriori ,lieve debolezza degli arti posteriori spesso confusa con dolore articolare ,riluttanza a muoversi inoltre prendere in considerazioni i sintomi della celiachia nei soggetti con intolleranza al glutine ed amido (vomito diarrea saltuaria ,congiuntiviti e prurito facciale meteorismo rumori intestinali ecc ),evitare le vaccinazioni in soggetti che presentano allergie cutane e malattie autoimmuni (IBD,Tiroiditi,Diabete,Artriti ecc ).
La Medicina Integrata Veterinaria si occupa di curare la Mielopatia Degenerativa del Cane :
1) correggendo le cattive abitudini alimentari

 
2) evitando l’eccesso di vaccinazioni

3) evitando l’eccesso di antiparassitari tossici

4) disintossicando gli organi emuntori (fegato rene intestino pelle)

5) riequilibrando un sistema immunitario compromesso
 

Dott Alessandro Prota
Neurologo Veterinario Naturopata
consulenza on line 3393201159

sabato 20 ottobre 2012

LA SINDROME DELLA CAUDA EQUINA NEL GATTO

La Sindrome della Cauda Equina e’ caratterizzata da una compressione o danneggiamento dei nervi all'interno del canale spinale nella zona di giunzione tra le vertebre lombari e sacrali a causa di restringimento del canale spinale. Questa sindrome si trova raramente nei gatti rispetto ai cani . Esso può essere di natura (congenita) o acquisita in età avanzata.
Sintomi
• Zoppia
• Dolore nelle regioni lombare e sacrale
• Debolezza degli arti pelvici e deperimento muscolare
• Debolezza o paralisi della coda
• Incontinenza fecale e urinaria (in alcuni animali)
Cause Come affermato in precedenza,la sindrome della Cauda Equina può essere una condizione congenita o acquisita, causata dalla instabilità della giunzione lombo-sacrale o protrusione del disco tra le vertebre adiacenti. Diagnosi Avrete bisogno di dare una storia completa della salute del vostro gatto, tra l'inizio e la natura dei sintomi, al vostro veterinario. Lui o lei sarà quindi eseguire un esame fisico completo e un profilo biochimico, analisi delle urine, emocromo completo e - i cui risultati sono di solito nel range di normalità, a meno che qualche altra malattia concomitante è anche presente. Gli studi radiografici di solito rivelano informazioni preziose per la diagnosi. Ma la diagnosi definitiva viene fatta con una Tomografia Computerizzata (TC-Scan) o Risonanza Magnetica (MRI ,quest’ultima la piu’ indicata per studiare la compressione delle radici nervose . TAC CAUDA EQUINA GATTO:
VIDEO GATTO CON SINDROME DA CAUDA EQUINA:
Trattamento La decompressione chirurgia è il trattamento di scelta ,attraverso una Laminectomia Dorsale per alleviare la compressione delle radici nervose. Se nessun trattamento è condotto, i sintomi diventano gravi a causa della natura progressiva della malattia. Anche dopo l'intervento chirurgico, tuttavia, alcuni deficit neurologico possono rimanere. I movimenti sono limitati per almeno quattro settimane dopo l'intervento. In alternativa all’intervento chirurgico(per problemi di costi,o impossibilita’ per malattie associate o eta’ avanzata) si tratta il soggetto con riposo forzato in gabbia, farmaci antinfiammatori ,trattamento antinevralgico con prodotti omotossicologici ,antiossidanti ,ripristinare la funzionalita’ della vescica e migliorare la peristalsi’ intestinale con una dieta specifica . Dott Alessandro Prota Neurologia Veterinaria consulenza on line 3393201159

sabato 4 agosto 2012

POLIRADICOLONEURITE CANE

La Poliradicoloneurite e' un'infiammazione dei nervi periferici e delle radici nervose. E' una malattia emergente sempre piu' diffusa nel cane e nel gatto ,come conseguenza dell'aumento delle malattie autoimmuni. Spesso si puo' manifestare dopo una vaccinazione o dopo aver superato alcune malattie infettive batteriche virali o protozoarie . E' il risultato di una reazione del sistema immunitario con conseguente formazione di autoanticorpi che vanno ad aggredire il rivestimento mielinico (guaina che avvolge i nervi )e le placche nervose dove si trasmette l'impulso dal nervo al muscolo. Segni clinici: le manifestazioni iniziano a livello degli arti pelvici e progrediscono in pochi giorni verso una tetraparesio tetraplegia. la terapia si concentra con l'uso di cortisonici e rimedi rimilienizzanti ,antiossidanti del sistema nervoso periferico in associazione ad un trattamento fisioterapico . Video Poliradicoloneurite Cane
Video Esame Neurologico Poliradicoloneurite: i riflessi sono diminuiti o assenti con conservata percezione del dolore

domenica 20 maggio 2012

LA DISCOSPONDILITE NEL CANE

Discospondilite
Descrizione e causa
Si tratta di un'infezione dei dischi intervertebrali e adiacenti corpi vertebrali, che causa una risposta infiammatoria che coinvolge il midollo spinale associato o delle radici nervose. Può verificarsi come conseguenza di un'infezione primaria in altre parti del corpo, come una infezione delle vie urinarie della pelle o della bocca.Un ‘ infezione diretta può verificarsi dalla ferita penetrante adiacente lo spazio discale o vertebra o da un precedente intervento chirurgico alla colonna vertebrale in caso di fratture o ernie discali
Sintomi e diagnosi
Discospondilite più comunemente colpisce i cani di grandi dimensioni, di mezza età. Cani di piccola taglia e gatti sono raramente colpite. Il segno iniziale più comune è il dolore con atteggiamento cifotico (curvatura della colonna) vertebrale CIFOSI CANE:
I sintomi dolorosi possono durare per diversi giorni o settimane. Segni neurologici quali la scarsa coordinazione (atassia) e la paralisi può essere visto in alcuni pazienti ,inoltre possono manifestare in alcuni casi perdita di peso ,febbre, letargia, depressione . La diagnosi si basa sulle caratteristiche cliniche e diagnostica per immagini. Le radiografie spesso sono sufficienti per fare diagnosi mentre la Risonanza Magnetica la TAC e la mielografia sono importanti per stabilire se c’e’ compressione del midollo spinale nel tratto interessato. Per completare la diagnosi va eseguito un emocromo completo,esame culturale dell'urina e del sangue.per isolare l’agente patogeno responsabile
Trattamento
Il trattamento iniziale consiste in antibiotici, riposo gabbia e sollievo del dolore, che dovrebbero iniziare a fare un effetto positivo entro 5 giorni. Il trattamento prosegue per 6- 8 settimane per assicurarsi che l'infezione è completamente risolta. . L'intervento chirurgico è raramente necessario, va preso in considerazione se il trattamento conservativo è inefficace e si evidenza una compressione del midollo con deficit neurologici. Importante considerare che avvolte la Discospondilite si puo’ associare a Poliartrite da Complessi Autoimmuni in tal caso la terapia e’ con corticosteroidi Trattamenti Mesoterapici con prodotti Omotossicologici possono accelerare la guarigione Allorche’ c’e’ un interessamento delle radici nervose un terapia antinevralgica con antiossidanti, vit B1 B6 B12 ,acido alfa lipoico,acetl carnitina sono di grande aiuto Fisioterapia e idroterapia è indicata nei pazienti più gravemente colpiti, dopo che la terapia medica ha ottenuto una risposta positiva.