DVM ALESSANDRO PROTA - NAPOLI - ITALY

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sabato 20 ottobre 2012

LA SINDROME DELLA CAUDA EQUINA NEL GATTO

La Sindrome della Cauda Equina e’ caratterizzata da una compressione o danneggiamento dei nervi all'interno del canale spinale nella zona di giunzione tra le vertebre lombari e sacrali a causa di restringimento del canale spinale. Questa sindrome si trova raramente nei gatti rispetto ai cani . Esso può essere di natura (congenita) o acquisita in età avanzata.
Sintomi
• Zoppia
• Dolore nelle regioni lombare e sacrale
• Debolezza degli arti pelvici e deperimento muscolare
• Debolezza o paralisi della coda
• Incontinenza fecale e urinaria (in alcuni animali)
Cause Come affermato in precedenza,la sindrome della Cauda Equina può essere una condizione congenita o acquisita, causata dalla instabilità della giunzione lombo-sacrale o protrusione del disco tra le vertebre adiacenti. Diagnosi Avrete bisogno di dare una storia completa della salute del vostro gatto, tra l'inizio e la natura dei sintomi, al vostro veterinario. Lui o lei sarà quindi eseguire un esame fisico completo e un profilo biochimico, analisi delle urine, emocromo completo e - i cui risultati sono di solito nel range di normalità, a meno che qualche altra malattia concomitante è anche presente. Gli studi radiografici di solito rivelano informazioni preziose per la diagnosi. Ma la diagnosi definitiva viene fatta con una Tomografia Computerizzata (TC-Scan) o Risonanza Magnetica (MRI ,quest’ultima la piu’ indicata per studiare la compressione delle radici nervose . TAC CAUDA EQUINA GATTO:
VIDEO GATTO CON SINDROME DA CAUDA EQUINA:
Trattamento La decompressione chirurgia è il trattamento di scelta ,attraverso una Laminectomia Dorsale per alleviare la compressione delle radici nervose. Se nessun trattamento è condotto, i sintomi diventano gravi a causa della natura progressiva della malattia. Anche dopo l'intervento chirurgico, tuttavia, alcuni deficit neurologico possono rimanere. I movimenti sono limitati per almeno quattro settimane dopo l'intervento. In alternativa all’intervento chirurgico(per problemi di costi,o impossibilita’ per malattie associate o eta’ avanzata) si tratta il soggetto con riposo forzato in gabbia, farmaci antinfiammatori ,trattamento antinevralgico con prodotti omotossicologici ,antiossidanti ,ripristinare la funzionalita’ della vescica e migliorare la peristalsi’ intestinale con una dieta specifica . Dott Alessandro Prota Neurologia Veterinaria consulenza on line 3393201159

sabato 4 agosto 2012

POLIRADICOLONEURITE CANE

La Poliradicoloneurite e' un'infiammazione dei nervi periferici e delle radici nervose. E' una malattia emergente sempre piu' diffusa nel cane e nel gatto ,come conseguenza dell'aumento delle malattie autoimmuni. Spesso si puo' manifestare dopo una vaccinazione o dopo aver superato alcune malattie infettive batteriche virali o protozoarie . E' il risultato di una reazione del sistema immunitario con conseguente formazione di autoanticorpi che vanno ad aggredire il rivestimento mielinico (guaina che avvolge i nervi )e le placche nervose dove si trasmette l'impulso dal nervo al muscolo. Segni clinici: le manifestazioni iniziano a livello degli arti pelvici e progrediscono in pochi giorni verso una tetraparesio tetraplegia. la terapia si concentra con l'uso di cortisonici e rimedi rimilienizzanti ,antiossidanti del sistema nervoso periferico in associazione ad un trattamento fisioterapico . Video Poliradicoloneurite Cane
Video Esame Neurologico Poliradicoloneurite: i riflessi sono diminuiti o assenti con conservata percezione del dolore

domenica 20 maggio 2012

LA DISCOSPONDILITE NEL CANE

Discospondilite
Descrizione e causa
Si tratta di un'infezione dei dischi intervertebrali e adiacenti corpi vertebrali, che causa una risposta infiammatoria che coinvolge il midollo spinale associato o delle radici nervose. Può verificarsi come conseguenza di un'infezione primaria in altre parti del corpo, come una infezione delle vie urinarie della pelle o della bocca.Un ‘ infezione diretta può verificarsi dalla ferita penetrante adiacente lo spazio discale o vertebra o da un precedente intervento chirurgico alla colonna vertebrale in caso di fratture o ernie discali
Sintomi e diagnosi
Discospondilite più comunemente colpisce i cani di grandi dimensioni, di mezza età. Cani di piccola taglia e gatti sono raramente colpite. Il segno iniziale più comune è il dolore con atteggiamento cifotico (curvatura della colonna) vertebrale CIFOSI CANE:
I sintomi dolorosi possono durare per diversi giorni o settimane. Segni neurologici quali la scarsa coordinazione (atassia) e la paralisi può essere visto in alcuni pazienti ,inoltre possono manifestare in alcuni casi perdita di peso ,febbre, letargia, depressione . La diagnosi si basa sulle caratteristiche cliniche e diagnostica per immagini. Le radiografie spesso sono sufficienti per fare diagnosi mentre la Risonanza Magnetica la TAC e la mielografia sono importanti per stabilire se c’e’ compressione del midollo spinale nel tratto interessato. Per completare la diagnosi va eseguito un emocromo completo,esame culturale dell'urina e del sangue.per isolare l’agente patogeno responsabile
Trattamento
Il trattamento iniziale consiste in antibiotici, riposo gabbia e sollievo del dolore, che dovrebbero iniziare a fare un effetto positivo entro 5 giorni. Il trattamento prosegue per 6- 8 settimane per assicurarsi che l'infezione è completamente risolta. . L'intervento chirurgico è raramente necessario, va preso in considerazione se il trattamento conservativo è inefficace e si evidenza una compressione del midollo con deficit neurologici. Importante considerare che avvolte la Discospondilite si puo’ associare a Poliartrite da Complessi Autoimmuni in tal caso la terapia e’ con corticosteroidi Trattamenti Mesoterapici con prodotti Omotossicologici possono accelerare la guarigione Allorche’ c’e’ un interessamento delle radici nervose un terapia antinevralgica con antiossidanti, vit B1 B6 B12 ,acido alfa lipoico,acetl carnitina sono di grande aiuto Fisioterapia e idroterapia è indicata nei pazienti più gravemente colpiti, dopo che la terapia medica ha ottenuto una risposta positiva.

mercoledì 22 febbraio 2012

LA FRATTURA DELLA COLONNA VERTEBRALE NEL GATTO

Le fratture della colonna vertebrale spesso sono la conseguenza di cadute dall’alto o incidenti stradali ,ma avvolte possono presentarsi anche a seguito di semplici scivolate in ambiente domestico ,colpi contundenti sulla schiena(es la tapparella delle finestre ) Le fratture vertebrali sono di diversi tipi: in ogni caso tutte devono preoccupare il soccorritore, a causa dei potenziali effetti sull'integrità del canale vertebrale e del danno midollare che ne può conseguire Nei gatti spesso le fratture sono dovute a traumi di forte intensita’ che creano uno slittamento dorsale del corpo vertebrale con una riduzione superiore del 50% del canale vertebrale ,cio’ comporta una lesione imponente del midollo con ematomi ed avvolte discontinuita’ del midollo. Prima di affrontare una operazione e’ fondamentale accertarsi della presenza del dolore profondo, avvolte pero’ questo anche se non presente puo’ comunque dare speranza in una ripresa . Infatti in alcuni casi dopo una terapia antinfiammatoria e antiedemigena c’e’ la ricomparsa del dolore profondo ,quindi prima di emettere una prognosi infausta bisogna aspettare almeno 24-48 ore dall’evento traumatico. La ripresa puo’ essere molto lunga quindi importante e’ sapere attendere . . La maggior parte delle lesioni midollari è in realtà determinata dall'ipossia, che può essere secondaria a una lesione vascolare, a uno spasmo o a una compressione dei vasi arteriosi causata da edema del midollo spinale. Il trauma, infatti, può provocare la rottura o lo spasmo delle arterie che irrorano il midollo, causandone l'ipossia, con conseguente malfunzionamento e infarto. E, anche quando non si verifichino la rottura o lo spasmo dei vasi, la struttura rigida del canale vertebrale e la scarsa possibilità di espansione del midollo spinale fanno sì che il ri¬gonfiamento post traumatico del midollo stesso possa causare compressione dei vasi, conseguente riduzione dell'apporto ematico. Dopo un trauma al midollo il flusso ematico diminuisce fino al 70/80% del valore normale a causa dell’edema La chirurgia consiste in stabilizzare e allineare la colonna vertebrale attraverso l’uso di staffe o viti e chiodi con cemento sterile.
STABILIZZAZIONE CON STAFFA:
Spesso specie le staffe vanno rimosse dopo alcuni mesi a guarigione ottenuta perche’ col movimento del gatto possono spezzarsi i fili di acciaio e quindi si ha la mobilizzazione della staffa. Fondamentale la Fisioterapia nel postoperatorio e la somministrazione di sostante Neurotrofiche Dott Alessandro Prota Consulenza Neurologica Veterinaria on line 3393201159

lunedì 6 febbraio 2012

PROBLEMI COMPORTAMENTALI NEL CANE E NEL GATTO :APPROCCIO OLISTICO

Prima di prescrivere farmaci psicotropi anche a Cani o Gatti, è importante una accurata visita neurologica e formulare un quadro clinico completo. Infatti molti cambiamenti caratteriali come modificazioni del comportamento animale, aggressività, demenze (urinazioni in luoghi inappropriati, cambiamenti di abbitudici ecc ) spesso sono causate da disturbi del sistema nervoso centrale , come neoplasie cerebrali, placche di amiloide nel tessuto cerebrale (alzheimer del cane ) encefaliti, aumento del liquido cefalorachidiano ecc. Per una diagnosi accurata si deve fare ricorso alla Risonanza Magnetica o alla Tac con esami specifici di laboratorio, tutto questo per far capire che spesso si arriva al comportamentalista senza aver fatto prima una diagnosi precisa oppure lo stesso non richiede prima una visita specialistica neurologica. Inoltre è bene tenere in considerazioni che molte disfunzioni cerebrali quali : ansia, fobie, aggressività sono dovute spesso ad accumulo di metalli pesanti , neurotossine cerebrali da inquinanrti ambientali e alimentari, oltre all’uso eccessivo di antiparassitari spot on specie nei soggetti di piccola taglia( data la vicinanza della zona interscapolare con la testa). La semplice depurazione con drenaggio attraverso rimedi Fitoterapici e Omotossicologici migliora lo stato mentale dell’animale. Altro aspetto importante , quando si parla di disturbi del comportamento dei Cani e dei Gatti o di altri animali, è che l’uso di Psicotropi come La Selegelina e la Clomipramina deve essere fatto con cautela specie nei soggetti anziani perchè può provocare un’alterazione della funzionalità cardiaca e quindi di quella renale con ipotensioni a volte gravi che scompensano l’intero organismo specie se il paziente è cardiopatico o affetto da insufficienza renale. C’è dunque bisogno quindi di una collaborazione stretta tra il Comportamentalista ed il Veterinario Internista e Neurologo per gli animali, cercando di evitare se possibile l’uso di psicotropi ed agire più sul benessere fisico dell’animale con l’uso di drenanti detossificando , magari riducendo la reattività del sistema nervoso con fitoterapici come la valeriana , il magnesio o migliorare la vascolarizzazione cerebrale (demenza senile ,con il Ginko Biloba) regolarizzare l’attività tiroidea spesso responsabile di atteggiamenti ansiosi, irritabilità movimenti stereotipati, bulimia, insonnia. Anche un’alterazione epatica, provoca irritabilità nell’animale, cosi come una cistite puo’ provocare leccamento continuo nell’area pelvica e interpretato male come comportamento ansioso compulsivo. Inoltre gli stessi farmaci psicotropi possono fare ritardare una diagnosi importante, come un tumore cerebrale una cistite, un’ allergia atopica oppure un’intossicazione da metalli pesanti ecc..” Dott Alessandro Prota Neurologia Veterinaria Medicina Integrata Veterinaria Consulenza on line 3393201159